Alex--non e' cambiato solo il motociclismo--e' cambiato il mondo.
Quando mi guardo indietro mi rendo conto di avere vissuto un periodo stupendo e cosi' lontano dal vivere odierno
che,quando ne parlo,vengo giudicato dai giovani come un residuato del medioevo.
I primi anni del dopoguerra furono difficili,duri,poveri ed impegnativi ma carichi di fervore,energia,volonta',voglia
di riscatto,impegno.
Portammo in pochi anni il nostro paese ad occupare le prime posizioni economiche mondiali.
Sono bastati pochi anni di agiatezza per riportarci nella melma odierna.
I valori che ci hanno permesso di risalire la china sono stati completamente dimenticati ed ,in alcuni casi,
sbeffeggiati.
Allora lo sport e la vita erano per "uomini veri"e da uomini si comportavano,con il pro ed il contro,ma "da uomini".
Una stretta di mano valeva piu' di mille messaggini.
L'obiettivo era quello di vincere la gara--tutta la ditta e tutti i collaboratori lavoravano gratuitamente giorno e notte
per raggiungere l'obiettivo--ripeto "gratuitamente"--dovevamo vincere!
Il riscatto e il dimostrare al mondo che "ci eravamo"ci eravamo ancora"!
Poi e' bastata una generazione perché si dimenticasse da dove eravamo partiti,la politica ha fatto la sua parte
e invece di indirizzare ed aiutare e' stata solo un freno ed un peso da trainare.
Il risultato e' ben visibile.
Come rimpiango quando eravamo piu' poveri ma piu' felici e dopo una gara si festaggiava con i meccanici e non
con i "media".